domenica 31 dicembre 2006

Da Daniele

“La donna quando partorisce, è afflitta perché è giunta la sua ora; ma quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più dell’afflizione per gioia che è venuto al mondo un uomo” (vangelo di Giovanni 16,21).

A ognuno ed ognuna di noi, forse, le doglie del parto necessarie a partorire la vita che portiamo dentro fanno paura e possono, talvolta, tentarci a trattenere questa vita dentro di noi per evitarle.La madre di Gesù e il bimbo che è nato per noi ci diano il coraggio necessario a qualunque parto sentiamo di dover portare a termine, affrontando con speranza le inevitabili doglie che un evento del genere porta sempre con sé, per godere della gioia della nuova vita che si genera in noi e, per mezzo nostro, intorno a noi.

sabato 9 dicembre 2006

Per un amico che non c'è più.

Ho pensato di pubblicare questo blog per un amico che ha deciso di lasciarci nella maniera più tragica possibile, quella del suicidio.

La cosa mi ha colpito e spaventato molto, soprattutto mi ha creato una serie di dubbi e di incertezze che credo molti possono condividere.
Si può a 40 anni scegliere di chiudere con la vita ? Perché ?
Molte sono le possibili risposte che ho provato a darmi, tutte anche molto ovvie e banali, la depressione, la società, il lavoro, gli affetti, noi (gli amici)....ma alla fine non sono arrivato ad alcuna conclusione efficace, che forse nemmeno c'è.
Mi piacerebbe allora che i partecipanti a questo blog dessero il loro contributo in memoria di questa persona, ma anche e soprattuto per riflettere sulle nostre fragilità e su come possiamo affrontarle.

Penso potrebbe essere d' aiuto per tutti e, per chi lo conosceva, un modo per ricordarlo.

Come vedete non ho specificato il nome della persona e neppure i dettagli dell' accaduto, perché voglio che il discorso sia generico e non si sposti sul caso in se, chi lo conosceva sa bene di chi parliamo, agli altri chiedo solo di contribuire ...del resto questo è il vero scopo di un blog.

Aspetto numerosi i vostri interventi.